Barac(h)ia di Partigiaan m 2030

Loc.di partenza: Cercino m 540
Dislivello: m 1600
Difficoltà: EE – dai prati Brusada m 1550 in poi il sentiero è per lo più inesistente ma senza grosse difficoltà tranne l’ultimo traverso dove bisogna fare attenzione a non scivolare sui ripidi pendii d’erba Visega

Solo ultimamente ho scoperto la presenza di questa Baracca e da subito mi ha incuriosito visto che si tratta delle montagne di casa.
Dell’inverno neanche l’ombra a parte l’aria frizzante che stamattina si fà sentire. Con laura, Alessia, Paolo parcheggiamo nella parte alta di Cercino proprio nei pressi dei cartelli indicatori. Prendiamo la strada e la seguiamo per buon tratto seguendo sempre la cartellonistica che indica Prati Brusada fino a che finalmente inizia il sentiero. La salita è da subito piuttosto decisa smorzata solo da un punto panoramico con due panchine. Successivamente sbuchiamo a circa m 1180 sulla strada tagliafuoco, l’attraversiamo e continuiamo a salire fino ai Prati Brusada sbucando proprio nei pressi del rifugio Consorzio Prati Brusada m 1550 dove la vista si apre ampia sulla bassa Valtellina e sul lago di Como.


Seguendo le indicazioni continuiamo per breve tratto verso sinistra (ovest) fino ad incontrare il cartello per la Barac(h)ia di Partigiaan che ci fa nuovamente invertire direzione. Continuando invece sul sentiero segnalato si ha la possibilità di salire al monte Bassetta oppure di scendere a Cercino completando un anello piacevole. Noi invece saliamo su buon sentiero fino ad una baita con bandiera poi puntiamo nettamente verso nord su traccia. Ora dimenticatevi i comodi sentieri percorsi prima, qui solo per un tratto si riesce a seguire una traccia poi si sale a occhio su deboli tracce che spesso scompaiono soprattutto nella parte alta. La salita è faticosa ma per lo meno si guadagna velocemente quota.
Dopo essere usciti dal bosco e aver superato un ulteriore strappo ripido di erba Visega conviene aguzzare la vista verso sinistra per cercare il muretto in sassi che indica la posizione della Barac(h)ia dei Partigiaan posizionata su un poggio selvaggio. Noi gli siamo arrivato più o meno a livello e poi abbiamo attraversato le ripide sponde erbose fino a raggiungerla.



Il posto è tanto selvatico quanto eccezionale, sembra di volare sulla bassa Valtellina. Al ritorno recuperiamo la dorsale da dove siamo saliti prima poi seguiamo una traccia che in leggera discesa attraversa in direzione dell’Oratorio Sette Fratelli che però da qui non si vede. Giunti sul sentiero che sale dai Prati Bioggio (poco visibile se non si conosce), risaliamo e raggiungiamo il mitico Oratorio Sette Fratelli. Dopo una pausa, riprendiamo il cammino e scendiamo in direzione dei Prati Bioggio su sentiero non segnalato ma che conosciamo bene. Pochi metri sotto i prati intercettiamo la pista tagliafuoco che seguiamo verso ovest fino al sentiero percorso la mattina (indicazioni) che riutilizzeremo fino alla macchina.

Ci tengo a ribadire che sopra i prati Brusada verso la Barac(h)ia di Partigiaan non esiste alcun sentiero ed il percorso è inoltre molto ripido, peggio ancora il traverso su erba Visega che bisogna percorrere per raggiungere i resti della baracca, io vi ho avvisati 🙂



