Da Morbegno al Pizzo Tre Signori m 2554
Loc.partenza: Morbegno m 255
Dislivello: 2300
Difficoltà: EE
Note: Ovviamente non siete costretti a partire da Morbegno
Visto che il weekend danno brutto tempo, Laura si prende il venerdi di ferie, ha deciso che il Tre Signori non può più aspettare. La giornata è fantastica e calda nonostante sia ottobre. Partiamo da Morbegno verso le 7. La prima parte è quella che personalmente il cervello si fà più domande:sarà la giornata giusta? Sarò in forma? Terrà il tempo? Poi piano piano il tutto si calma e recupero energia e voglia di raggiungere la meta. Alle baite Campione m 580 (luogo idilliaco chiamato comunemente “Bona Lombarda”), la pendenza cala, ora ci aspetta una lunga passeggiata fino a Gerola alta m 1050. Il percorso è piacevole e si svolge per lo più sulla strada vecchia, a tratti stradina a tratti sentiero.
Il primo paese che viene attraversato è Sacco, nato in bella posizione solatia, successivamente è Rasura ma il percorso passa sotto il paese poi è la volta di Pedesina uno dei comuni più piccoli d’Italia e per ultimo Gerola Alta racchiuso e cullato dai ripidi versanti delle montagne.
Bello e suggestivo l’attraversamento su ponti e ponticelli per superare numerose vallette e vere e proprie gole nel più profondo selvaggio delle Orobie. Proprio in uno di questi luoghi troviamo il museo Vanseraf (https://www.ecomuseovalgerola.it/museo-vanseraf/).
Per raggiungere Gerola da Morbegno occorrono circa 2 ore e 30″. Appena dopo il paese dove c’è la centrale, prendiamo a destra il sentiero che sale per la valle della Pietra. Presto raggiungiamo le baite, dobbiamo insistere nella vallata, attraversare il torrente per poi cominciare a salire, dopo numerosi tornanti usciamo dal bosco e raggiungiamo l’alpe di Trona. Successivamente siamo alla diga d’Inferno m 2085, passiamo poco sopra al rifugio Falck e con un ripido strappo siamo alla bocchetta di Piazzocco m 2284.
Anche se manca ancora un pochino, cominciamo a sentire aria di vetta. Un ultimo traverso e siamo alla rampa finale che vinciamo in breve tempo. La croce di vetta ci accoglie come anche Giuliano che conoscendoci ci dice: secondo me siete partiti da casa…
In discesa ripercorriamo a ritroso il medesimo percorso