Val Tartano – Monte Gavet m 2318 dal canalone Campaggio

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Val Tartano – Monte Gavet m 2318 dal canalone Campaggio

Loc.Partenza: Biorca m 1164

Dislivello: m 1350

Difficoltà: OSA

Note: Nel canale del Campaggio (700 m dislivello) si è per lungo tempo esposti a rischio sia di valanghe ma anche di qualsiasi altra cosa cada dall’alto (ghiaccio, sassi smossi da ungulati)

Le cime viste dal monte Piscino

Una scialpinistica particolare questa al monte Gavet. La montagna pur non essendo molto elevata, non ha un accesso per cosi dire facile, uno dei punti deboli consiste nel risalire il lunghissimo e incassato canalone del Campaggio, certo bisogna curarlo bene perchè è un vero e proprio canale di scarico e accumulo di valanghe.

Inizio del canale del Campaggio

Abbiamo atteso una giornata di aprile molto fredda per essere più tranquilli. Alla Biorca abbiamo spallato per un tratto gli sci ma dai Barbera in poi la neve era sempre presente. Dopo aver percorso un tratto della val di Lemma, sulla sinistra ci si presenta il nostro canalone che va a finire nei pressi della cima. Proviamo a salirlo sci ai piedi ma la neve dura ci costringe a calzare i ramponi. Non lontano dalla cima, il canale si apre e ci permette di deviare a destra e appoggiarci alla sua dorsale ovest, lasciamo qui gli sci e saliamo l’ultimissimo tratto a piedi su erba e neve.

Tano in cima al monte Gavet davanti alla cima della Scala

Il vento ci permette solo una breve sosta. Purtroppo dobbiamo abbandonare l’idea di scendere dal canale, la neve rimarrà dura fino a pomeriggio. Scendiamo un centinaio di metri a piedi su erba dal versante sud per poi rimettere gli sci e guadagnare la vetta del monte Moro m 2279 dove anche qui faremo una breve sosta.

Tano quasi in cima al monte Moro

Scendiamo inizialmente sul bel pendio nord poi appena possibile viriamo a sinistra passando nei pressi della baita Preda m 2039 e poco dopo ci buttiamo sui bei pendi ovest fino al fondo della valle di Lemma poi giù fino all’auto.

I bei pendii del monte Moro

Attenzione questa non è una normale scialpinistica, il canalone è piuttosto pericoloso ma non solo per le valanghe, essendo molto incassato si rimane per lungo tempo bersaglio di qualsiasi cosa cada dall’alto (ghiaccio, sassi smossi dagli ungulati).