Val Tartano – Pizzo di Presio m 2394

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Val Tartano – Pizzo di Presio m 2394

Loc.Partenza: Ronco m 1156

Dislivello: m 1238

Difficoltà: OSA

Note: L’ultimo tratto è ripido (45°-50°) ed esposto su un salto di rocce

La traccia di salita al pizzo di Presio

Val Tartano. Una cima conosciuta solo dai local, eppure è ben visibile da mezza Valtellina. In effetti se scialpinisticamente non è così conosciuta è perchè gli ultimi 200 metri non sono proprio cosi scontati.

Alla Casera Vicima

La neve è poca, infatti da Ronco m 1156, dobbiamo spallare fino al maggengo di Vicima m 1515, è anche vero che se pure ci fosse state neve questo primo tratto di percorso non sarebbe comunque stato entusiasmante visto che è coperto da bosco. Dal maggengo la valle si apre e proseguiamo con gli sci, superiamo anche la casera Vicima m 1765, poco dopo in alto sulla sinistra si intravede (forse) la minuscola baita del Pertus m 2114, dobbiamo raggiungerla superando un pendio abbastanza ripido. Superata la baita entriamo in un piccolo ma bellissimo anfiteatro, chiuso a est proprio dal pizzo di Presio. Mirco mi guarda e mi chiede: ma da dove si sale? In effetti mi aspettavo qualcosa di più semplice, vabbè andiamo a vedere. A occhio il passaggio più semplice sembra il bel pendio a destra del pizzo di Presio ma non si capisce bene il traverso finale. Nel dubbio attacchiamo direttamente il pendio ovest, saliamo un canalino fin dove possibile poi attraversiamo a sinistra per recuperare il pendio canale che scende proprio dalla vetta e in poco tempo siamo alla selletta a pochi metri dalla cima che raggiungiamo senza altre difficoltà.

Dalla selletta alla cima

Bello e ampissimo il panorama sopratutto sulla bassa e media Valtellina che si spinge dal lago di Como fino all’Aprica.

Dalla selletta calziamo gli sci e ci buttiamo nel pendio canale (circa 45° o forse qualcosa di più) ricalcando le nostre tracce.

Mirco compie la prima curva nella paretina

Anche se le difficoltà sono relegate ai soli 200 metri finali, consiglio di non sottovalutare troppo questa gita.

I bei pendii sotto la paretina