Val dei Ratti – Da Verceia al Pizzo Ligoncio m 3033

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Val dei Ratti – Da Verceia al Pizzo Ligoncio m 3033

Autunno a Frasnedo

Loc. partenza: Verceia m 200

Dislivello: m 2750

Difficoltà: EE-F

Note: Aquistando il permesso (€ 5,00), si può salire in auto fino all’altezza del Tracciolino m 915.

Dopo la cima del Desenigo partendo da casa, volevamo provare ad aumentare un pochettino il dislivello, niente di meglio di un ottimo pizzo Ligoncio partendo direttamente da Verceia m 200. Stavolta partiamo convinti (non come al Desenigo), infatti a Verceia è ancora buio, il primo tratto di sentiero lo facciamo alla luce della frontale.

La parte bassa della val dei Ratti
Salendo verso Frasnedo

Superato il Tracciolino, decidiamo di prendere a destra verso la diga di Moledana e percorrere il fondovalle così da evitare la ripida salita a Frasnedo. Giunti alle baite di Tabiate m 1370, il percorso si ricongiunge con quello che arriva da Frasnedo.

Autunno a Frasnedo
Colori autunnali a Frasnedo

Dopo non molto il sentiero comincia a salire e possiamo dire che non smetterà di farlo fino al raggiungimento della cima del Ligoncio, 1700 metri più in alto. Superiamo l’alpe Talamucca m 2074, successivamente raggiungiamo finalmente il rifugio Volta m 2212 (non gestito).

Il rifugio Volta
Il rifugio Volta e la vetta del Sasso Manduino

Anche se abbiamo percorso una buona parte dell’itinerario, sappiamo però che mancano ancora ben 800 metri di dislivello, inoltre i soliti cumuli incorniciano le cime ma noi siamo carichi e niente ci può fermare :-).

Il rifugio Volta in alta val dei Ratti
Si riprende la salita dal rifugio Volta

La ripartenza dal rifugio è certamente faticosa ma in breve recuperiamo il nostro passo, arriviamo alle bellissime placconate dell’alta val dei Ratti dove bisogna ritornare verso destra per giungere alla base delle rocce del pizzo Ligoncio.

Verso il pizzo Ligoncio
Le bellissime placconate salendo al pizzo Ligoncio

Le attacchiamo, saliamo su roccette e canalini dove bisogna fare attenzione a smuovere meno sassi possibili. Quando il terreno si adagia sò che non manca più tanto alla meta e infatti finalmente avvistiamo la croce di vetta. E’ finita, ci siamo, tocchiamo la croce, una forte emozione ci attraversa tutto il corpo, inoltre per Laura è la prima volta su questa cima mentre io c’ero già stato più di 10 anni fà ma pernottando al Volta.

La croce del pizzo Ligoncio
In vetta al pizzo Ligoncio

Il tempo di vedere qualche cima poi immediatamente arriva la nebbia e non vediamo più nulla anche se ogni tanto il sole si fà ancora vedere. La sosta è breve, meglio scendere almeno il primo tratto dove il percorso è poco evidente, infatti un paio di volte andiamo fuori traccia. Finite le roccette, usciamo dalle nebbie così scendiamo tranquillamente fino al rifugio Volta dove ci gustiamo una lunga sosta al sole.

Il Sasso Manduino
Tra le nebbie il Sasso Manduino

Riprendiamo la discesa, l’andamento è da subito piuttosto veloce perchè vogliamo portarci più in basso possibile prima che arrivi la notte. Attraversiamo Frasnedo, il sole ci lascia all’orizzonte ma ormai non siamo molto lontani, si certo mancano ancora più di 1000 metri di dislivello ma il sentiero non è male, infatti riusciamo ad arrivare a Verceia appena in tempo senza usare le pile frontali.